Il cardinale Bagnasco ha rilasciato un’intervista molto interessante a Il Giornale, pubblicata il 27 Febbraio scorso.
Leggo alcune affermazioni che non sembrano fare riferimento alla realtà nella quale viviamo, e provo ad elencarle, commentandole.
“Si sta producendo una delegittimazione reciproca e se non si sta attenti potrebbe essere troppo tardi qualora si decidesse di tornare a maggior senso delle istituzioni.” A me sembra che sia solo il centro-destra a delegittimare se stesso, e le istituzioni. La frase sembra indicare che le responsabilità delle tensioni politiche siano equamente ripartite tra destra e sinistra, ma così non è.
“Siamo tutti avvertiti del fatto che una certa cultura della seduzione ha introdotto una mentalità, e ancor prima una pratica di vita, dove sono state messe al bando parole come sacrificio, impegno, disinteresse, e tutto sembra diventare moneta”. Condivido, ma chi ha introdotto questa cultura, e la vive quotidianamente, proponendola anche in contesti ufficiali? Chi tace acconsente, bisognerebbe ricordarlo.
“Ora il problema morale è fin troppo evidente perché venga piegato a beneficio dell’una o dell’altra fazione politica.” La Chiesa cattolica dovrebbe spiegare meglio di quale problema morale stia parlando, e a chi si faccia riferimento. Non si sta piegando alcunchè a favore di questo o quello. L’intransigenza della Chiesa cattolica dove è andata a finire?
“Reciprocità vuole pur dire che la dignità della donna si salvaguarda “insieme”, e cioè con il rispetto necessario che l’uomo deve alla donna e con quello che la donna deve a se stessa». Da quando la donna non ha rispetto per se stessa? A quali donne si sta riferendo il Cardinale Bagnasco? A coloro che forse si sono vendute a rappresentanti istituzionali? O, come credo, alle donne che da decenni lottano per affermare diritti che forse una visione paternalistica ed asimmetrica (notare che non si parla di uomini che debbono rispetto a se stessi) della realtà non vuole siano conquistati?
“L’emergenza educativa non deve far dimenticare il contesto in cui avviene e cioè una crisi epocale, certamente non circoscritta al nostro Paese”. In Italia l’unica emergenza educativa che conosciamo è la costante riduzione dei finanziamenti alla scuola pubblica ed i tagli al personale decisi dal centro-destra, in un Paese che disconoscendo il dettato costituzionale sovvenziona le scuole private. A cosa si riferisce il Cardinale Bagnasco?
“«Come più volte mi è capitato di affermare anche di recente i cattolici devono trovare la loro unità in un insieme di valori, il cui tronco principale attiene ai temi della vita, della famiglia e della libertà di educazione. Trattandosi di valori primi, non possono essere ridotti a oggetto di contrattazione, ma esigono di essere accolti come criterio dirimente che aiuti a discernere con nettezza il bene dal male.” Nel Vangelo avete mai trovato qualche cenno alla libertà di educazione? Vi risulta che in Italia sia vietato scegliere la scuola presso la quale iscrivere la vostra prole? Questo concetto fa il paio con quello di libertà religiosa, che ogni tanto viene evocato nel nostro Paese. Vi risulta che non sia possibile scegliere quale sia la vostra religione? A me pare che se siete musulmani avete qualche difficoltà a trovare un luogo dove pregare dignitosamente. Forse il Cardinale Bagnasco si riferisce a questo?
Leggendo in trasparenza l’intervista si comprendono le ragioni del disagio di molti cattolici, e la delusione di chi, pur non essendo cattolico, guarda alla Chiesa con rispetto ed attenzione.